OPINIONI DI UN SOCIO SU CORSI E ABILITAZIONI

(Questa sezione del sito chiamata “INTERVENTI” è a disposizione di coloro che vogliono esprimere la loro opinione su qualche aspetto della nostra attività, assumendosi ovviamente la totale e personale responsabilità delle idee espresse che non possono mai essere interpretate come proprie dell’ Associazione.)

Ho letto le varie mail del dr Confortini, del sig. Truzzoli,  e del Dott. Federici (che condivido al cento per cento), ma vorrei aggiungere dell’altro.

  La caccia di selezione ad ungulati a Verona è regolamentata da una delibera di alcuni anni fa’ con la quale si davano tutte le indicazioni per la caccia di selezione (allora c’era solo il capriolo)… con carabina a canna rigata provvista di ottica, la distanza massima di sparo, i calibri ammessi/consigliati, per avere diritto a partecipare alla caccia di selezione si doveva partecipare ai censimenti ecc.

 In questi anni che ho praticato la caccia (ho il tesserino di abilitazione all’accompagnamento nel prelievo agli ungulati (cervidi e Bovidi) più altri tesserini precedenti, quindi, come previsto, ho partecipato ai censimenti e, con grande sorpresa, ai censimenti vedi che partecipano cacciatori che hanno frequentato i corsi di 18 ore senza esame, sprovvisti di binocolo, del lungo, del telemetro e assurdo, non posseggono una carabina a canna rigata.

Alle mie rimostranze mi sono sentito rispondere “me la faccio imprestare”, ma, forse, non ho letto bene le direttive della questura in tema di armi, dove la parola “imprestare” mi sembra che non sia prevista, anzi è decisamente proibito imprestare. Ricordo che in qualche regione è obbligatoria tutti gli anni “la prova di tiro” e ci si deve presentare con l’arma/i che si intende cacciare e la relativa denuncia di proprietà fatta in questura.

Mi rivolgo al dr Confortini, che toccherà a Lui metterci mano, aggiornarla e, diciamo, togliere tutte queste “anomalie”.

Saluto tutti, con un grazie particolare al dr Federici che mi ha permesso di esprimere la mia idea sfruttando la sua mail e, se lo ritiene opportuno portarla avanti, appoggiandola.

A disposizione

Giampaolo Pasetto

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