SUL CONTROLLO DEL CINGHIALE DA PARTE DEI SELECONTROLLORI

Egr. Assessore alla caccia Avv. Corazzari

Egr. Dott. Pietro Salvadori Direttore Ufficio caccia

E p. c. Dott. Ivano Confortini

Oggetto: DDR 81  abilitazione per esami di selecontrollore Verona

Egregi Signori,

leggendo il DDR inviatomi dal Dott. Confortini, rilevo che ai selecontrollori abilitati non sarebbe consentito praticare il controllo sulla specie “cinghiale”.

Il perché, probabilmente è noto solo agli estensori di questa assurdità.

Ritengo che le competenze acquisite dai candidati nel corso ISPRA per selecontrollori frequentato per 107 ore, consentano perfettamente il controllo del cinghiale; non si comprende perché, quindi, non lo si voglia concedere.

Lo speciale breve corso sul cinghiale di sole 18 ora deve intendersi abilitante alla caccia collettiva al cinghiale.

Chi ha frequentato i corsi per selecontrollori ha trattato questa specie per 8 ore ed ha acquisito competenze maggiori sotto tutti gli aspetti.

Non si comprende, dunque, perché si voglia impedire ai selecontrollori di esercitare, oltre alla caccia, anche il controllo che non differisce dalla selezione se non nel conferimento della spoglia.

E’ in questo modo, con questa burocrazia sotto l’arbitrio di “funzionari” che si pensa di ridurre efficacemente il numero dei cinghiali e di produrre norme adeguate ed evolute ?

E la periferia non riceve normative univoche dal centro ?

Con queste “norme” incomprensibili si impedisce di esercitare il controllo a numerosi cacciatori preparati ad intervenire nel modo migliore per la limitazione delle popolazioni di cinghiale.

Si vuole forse imporre a tutti il breve corso di 18 ore che dovrebbe solo autorizzare le cacce collettive ? Vi sono forse interessi legati a questi brevi corsi ?

Attendo un chiarimento, tanto più che abbiamo recentemente messo in luce un precedente tentativo (fortunatamente abortito) di impedire ai selecontrollori la selezione sul cinghiale.

Francamente è forte la tentazione di inviare una richiesta al mio studio legale per avere un parere su quanto sopra.

Spero in una risposta che, per tutte le nostre comunicazioni precedenti, non è mai arrivata. Una risposta significherebbe “l’attenzione” dei nostri uffici che si occupano di caccia.

Distinti saluti

Michelangelo Federici di Gorzone

Presidente APEAV

Responsabile Accademia Veneta di gestione faunistica

Portavoce Coordinamento Veneto per la gestione Faunistica.

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