SELECACCIATORI, ACCOMPAGNATORI E VARIE AMENITA’

Qualche giorno fa’ il Dott. Confortini inviava la seguente mail:

Buongiorno a tutti.

Uno degli aspetti che non è mai stato affrontato “seriamente” è quello della possibilità di accompagnare alla caccia di selezione da parte di chi ha ottenuto l’abilitazione alla VR (abilitazione esperto accompagnatore) senza dover essere in possesso di una adeguata esperienza. In pratica, a seguito del rilascio dell’abilitazione alla caccia di selezione (che per noi vale anche ai fini dell’accompagnamento) è possibile accompagnare all’uscita agli Ungulati pur non avendo mai praticato la caccia in selezione o addirittura pur avendo ottenuto la licenza di caccia il “mese” prima (visto che ai corsi possono iscriversi tutti). E’ chiaro che questo è un aspetto da valutare visto che comunque nel 2006, quando venne normata dalla Provincia questa figura, era stato previsto che per l’iscrizione all’esame del corso per accompagnatori fosse prevista almeno un esperienza di caccia alla selezione di 2 anni (vedi delibera allegata). 

Allora, nel 2006, sinceramente per fare la caccia di selezione non occorreva l’abilitazione mentre invece serviva per l’accompagnamento: ora però che è d’obbligo anche per il cacciatore credo sia necessario fare una distinzione tra cacciatore di selezione e accompagnatore. 

Io personalmentenelle more della riorganizzazione della materia a livello regionale (se mai verrà fatta), stabilirei che per praticare l’accompagnamento occorrano almeno 2 anni (e sinceramente sarebbero anche pochi) di esperienza.

L’abilitazione rimane anche per l’accompagnamento ma stabilirei che per poter praticare questa attività occorrono almeno 2 anni di esperienza………….(dimostrabile naturalmente): in questo modo non verrebbe alterato il principio fissato dalla deliberazione provinciale del 2006, allegata alla presente email e che comunque risulta ancora vigente non essendo stata revocata, dei due anni di esperienza (in quel caso per poter ottenere l’abilitazione, nel caso proposto per potere dare attuazione all’abilitazione precedentemente ottenuta).

CHIEDO GENTILMENTE IL VOSTRO PUNTO DI VISTA.

I migliori saluti.

Ivano Confortini  

Appare più che evidente la confusione che regna nella nostra provincia per carenza di decisioni chiare e per l’esistenza di due ANOMALIE solo Vernesi: l’obbligo dell’accompagnatore e la possibilità di cacciare ungulati anche a chi ha frequentato (anni fa’) brevi corsetti di 18 ore senza esame , quest’ultima disposizione pare davvero di una assurdità ncomprensibile.

La prima risposta pervenuta è quella del GAV, eccola di seguito:

Buongiorno a tutti,

in linea di massimo concordo con quanto proposto dal dirigente Confortini, anche se rimane difficile verificare il fatto che uno abbia praticato da almeno due anni la caccia di selezione.

Nel caso di Verona potrebbe essere sufficiente il fatto di avere conseguito l’abilitazione di CACCIATORE DI SELEZIONE, il vecchio corso di 18 ore per la Provincia di Verona, ma peraltro non riconosciuto o per lo meno non Vi è un corso equiparato, a livello regionale. Così facendo si avrebbero due step di formazione, il primo CACCIATORE DI SELEZIONE per abilitare alla caccia ed il secondo di ACCOMPAGNATORE ALLA CACCIA DI SELEZIONE che oltre ad avere la qualifica di CACCIATORE DI SELEZIONE richiede anche una esperienza di almeno due anni.

Dal mio punto di vista la normativa regionale attuale manca di un primo step di inserimento alla caccia di selezione. Pertanto, si potrebbe suggerire anche alle altre provincie del Veneto l’esperienza di Verona.

Resto a disposizione.

Buona giornata

Fabio Truzzoli

Pare evidente che qui si sostenga l’assurda ipotesi che chi ha frequentato corsi di 18 ore senza esame possa esercitare la caccia di selezione, contravvenendo alle norme ISPRA ed ai regolamenti di qualsiasi altra regione Italiana. In questo modo, senza frequentare corsi a norme ISPRA, oltre ad essere del tutto impreparati, i cacciatori veronesi non potrebbero mai ottenere equipollenze in altre regioni.

La risposta di APEAV è stata la seguente:

ASSOCIAZIONE SELECACCIATORI VERONESI

(ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ESPERTI/ACCOMPAGNATORI-VERONA)

ACCADEMIA VENETA di gestione faunistica, cultura della caccia e salvaguardia della natura

COODINAMENTO VENETO di gestione faunistico-ambientale e protezione della natura

Egr. Dott. Ivano Confortini

E p.c.   Egr. Assessore alla caccia Avv. Cristiano Corazzari

             Spett. ISPRA

             Spett. FEDERCACCIA Verona

Fumane 26/05/2023

Egregio Dottor Confortini,

in relazione alla sua mail con richiesta di pareri sulla questione selecacciatori – esperti accompagnatori, devo innanzitutto rilevare due evidenti anomalie veronesi:

La prima: l’obbligo di accompagnatore alla caccia di selezione per il quale nessuno può esercitare la selezione se non accompagnato. Questa è regola squisitamente veronese e non mi pare sia propria di altre gestioni venatorie.

A nostro parere il neodiplomato (in corsi a norme ISPRA s’intende) dovrebbe, per i primi due anni di attività, essere accompagnato da cacciatore più esperto, poi dovrebbe poter cacciare da solo (eccetto eventualmente per alcune specie come il camoscio).

La seconda: riteniamo gravissimo che nella nostra provincia (non importa se accompagnati) possano esercitare la caccia di selezione cacciatori che hanno frequentato brevi corsi a pagamento di 18 ore, senza alcun esame finale.

Queto fatto è di un’assurdità totale. Devono essere ammessi alla caccia di selezione solo cacciatori che abbiano frequentato corsi completi a norme ISPRA (con docenti laureati dal curriculum pubblicato) e superato un esame scritto e orale, nonché alcune prove pratiche.

A questo proposito ci proponiamo di informare la Regione e di interpellare ISPRA.

Ringraziandola per l’attenzione porgiamo distinti saluti.

Dott. Prof. Michelangelo Federici di Gorzone

Presidente A.S.V. (APEAV)

Responsabile ACCADEMIA VENETA

Portavoce COORDINAMENTO VENETO

A questa ail il Confortini ha risposto:

In merito alla Vs. risposta, che comunque non ha dato riscontro alla mia richiesta di parere, si precisa nuovamente che le attuali regole che normano la caccia di selezione in provincia di Verona derivano da provvedimenti dell’allora Amministrazione provinciale, che pertanto necessitano di una rivalutazione a livello regionale, ad oggi non ancora attuata. L’impostazione assunta dalla Provincia di VR era derivata dalla vicina Provincia di Trento alla quale ci si era allineati (e che comunque ancora adotta). Nessuna obiezione al fatto che ormai si renda opportuno un aggiornamento della materia da attuarsi però non più a livello provinciale: sicuramente la questione “cacciatore”  e “accompagnatore” merita una rivalutazione e una riorganizzazione complessiva. 

La questione dell’abilitazione ottenuta a seguito di corso formativo ridotto deriva dalla necessità di dare un minimo di formazione a centinaia e centinaia di cacciatori che fino a qualche anno fa potevano praticare la selezione (possibilità che ho ereditato dai miei predecessori), purchè accompagnati, senza neppure sapere come fosse fatto un capriolo: una anomalia in quale modo allora “corretta” con il rilascio di un’abilitazione semplificata avente validità solo per VR………..una abilitazione che tuttavia da un pò di anni non viene più rilasciata in quanto sostituita da quella ISPRA per cacciatori di selezione. 

Resta comunque un problema concreto che è quello di abilitare centinaia, per non dire migliaia di cacciatori in possesso di abilitazione semplificata (18 ore): sicuramente impossibile per una struttura come la nostra abilitare con esami scritti e orali un così grande numero di cacciatori.

Ringrazio.

Ivano Confortini 

Da questa risposta a noi sembrano evidenti due cose: uno scaricabarile su altri che sarebbero responsabili della situazione (ma ci pare di ricordare che proprio il Dott. Confortini ha tenuto più corsi a pagamento di 18 ore), una scarsa volontà di risolvere il problema nell’unico modo possibile: permettendo la selezione solo a chi abbia frequentato corsi a norme ISPRA, come in ogni altra parte d’Italia.

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