C’è un vecchio detto nel nostro amato Veneto, recita: “La pretesa xe fia de I’ignoransa” ovvero, come è abbastanza intuitivo, “La spocchia è figlia dell’ignoranza”.
Mai come in tema di caccia si sentono dire tante stupidaggini, prevalentemente da chi ha, in egual ed abbondante misura, arie ed incapacità.
Come se bastassero due fagiani ed una lepre o un capriolo e qualche lettura per poter pontificare con invidiabile sicumera su animali, situazioni di caccia, politica venatoria, calibri, armi e chi più ne ha….
Non è questo ciò di cui hanno bisogno una buona ed “onesta” informazione ed un cacciatore attento ed appassionato che merita gli si dia ciò che si aspetta: chiarezza, competenza e correttezza.
La caccia ed i cacciatori hanno bisogno di riconsiderazione e rispetto da parte dell’opinione pubblica e serietà, competenza e misura sono argomenti irrinunciabili.
Così come occorre che i giovani, che sono pur sempre il nostro futuro e di cui la caccia e la gestione hanno estremo bisogno per un ricambio generazionale, trovino buoni bagagli di esperienza ed affidabilità quando cercano di allargare i loro orizzonti o di affacciarsi a nuove esperienze.
Scusate lo sfogo, ma si sentono tali e tante sciocchezze e si manifestano atteggiamenti così contrari a ciò di cui la Caccia ha bisogno, che non si può sempre tacere.
Guardate cosa accade nel campo della “scuola” di caccia.
Alcune associazioni organizzano corsi per Cacciatori, normalmente per “cinghialai” e per “selecacciatori” (cacciatori di selezione).
Lasciando perdere i corsi per cinghialai, vorrei concentrare l’attenzione sui corsi per “selecacciatori”.
Questi corsi sono i più delicati ed impegnativi, formando coloro che dovranno partecipare alla gestione faunistica, compito di non poco conto e svolto nell’interesse della comunità.
Vi sono esempi virtuosi di scuole di caccia dalla qualità indiscutibile, ma non sono molti.
Va da sé che la qualità di programmi e docenti deve essere molto elevata ed attestabile da curricula pubblicati, con insegnati laureati e di documentata grande esperienza.
Per la Regione, nella normativa pubblicata, basta che qualcuno abbia già tenuto qualche corso per essere autorizzato come docente nei corsi per la caccia di selezione e così accade che qualche furbo “praticone”, senza alcuna qualifica professionale od accademica, possa insegnare in corsi che richiedono grande competenza e professionalità. Il nostro praticone, comunque, riceve un buon compenso con non molta fatica.
Va da sé, anche, che molto elevata dovrebbe essere la qualità dei membri delle commissioni d’esame, ma queste nomine purtroppo potrebbero, senza una chiara normativa, rivelarsi di matrice politica con quel che potrebbe seguirne……
I programmi dovranno essere, quantomeno, a norme ISPRA, meglio se allargati ed incrementati.
Nomi, curricula dei docenti e programmi dettagliati dei corsi dovrebbero essere inviati alle competenti autorità, nella speranza (spesso vana) che “competenti” lo siano per davvero, onde ricevere una preventiva autorizzazione.
E ’evidente che, in un paese civile ed evoluto, programmi e normative connesse dovrebbero essere unificati a livello nazionale.
Oggi purtroppo accade che tutto sia diverso, talora anche all’interno della stessa regione, da zona a zona evidenziando così l’incompetenza ed il disinteresse di chi dovrebbe governare queste materie.
E, è il caso di ripeterlo, questa colpevole incuria lascia spazio a “praticoni” e “maneggioni” che fanno i loro interessi infilandosi, anche se non adeguati, nel “business” dei corsi, magari favoriti da appoggi “politici” e da una normativa vaga e fumosa.
Queste tristi premesse servono a sottolineare una realtà virtuosa e benemerita che da molti anni, tra mille difficoltà, sta operando a livelli molto elevati nel campo della “scuola di caccia”: la nostra ASSOCIAZIONE SELECACCIATORI VERONESI (APEAV) e l’ ACCADEMIA VENETA DI GESTIONE FAUNISTICA, da essa promossa.
I nostri corsi, tutti a norme ISPRA, allargati ed approfonditi anche rispetto agli stessi programmi ISPRA, presentano tutti i docenti laureati, riconosciuti ISPRA e/o con un curriculum di alto profilo, che per tutti viene pubblicato col programma del corso. Insomma: le cose come andrebbero fatte !
Siccome, a parte i nostri corsisti, nessuno si è mai sognato di mostrare gratitudine, o quantomeno di apprezzare un lavoro di alto profilo, a costo zero per la comunità e fatto con passione e sacrificio, lo faccio io.
Siamo stati bravi !
Michelangelo