E’ apparso recentemente, sul sito espertiaccompagnatorivr.it e sull’ADIGE di Verona un mio breve scritto sul lupo e le sue predazioni su animali da pascolo e non, e la conclusione era che, dato il numero crescente di branchi, occorre prendere provvedimenti di contenimento e controllo (come per il cinghiale).
Ora, amici e lettori mi pongono tutti la medesima domanda: ma il lupo è pericoloso per l’uomo? Possiamo andare tranquilli per boschi e monti? Possiamo portare con noi i nostri cani?
Rispondere a questa domanda è davvero difficile, non perché non abbiamo dati ed esempi storici, ma perché questo argomento è trattato, dai difensori ad oltranza del lupo, con un negazionismo di tipo talebano in nome dell’intoccabilità di questo animale.
Nell’articolo precedente avevo accennato ad una ipotesi di risposta dicendo: non ho elementi diretti ed in mio possesso per dare risposte, tuttavia un animale che “può” essere pericoloso avendone i mezzi, in determinate circostanze pericoloso davvero lo diventa. E su questo, credo, nessuno ha dubbi; basta guardare i cani: gente è morta sbranata dai cani, ma nessuno si sogna di definire, nella norma, il cane animale pericoloso per l’uomo.
Io ho frequentato boschi e monti, in giro per il mondo, come pochi possono dire d’aver fatto eppure i lupi, nel nostro Paese, li ho visti a malapena per pochi secondi, una sola volta e proprio qui nella mia Valpolicella a poche centinaia di metri dal paese. E, al di là di tutto, sono davvero animali magnifici.
Dicevo che non avendo elementi ed informazioni dirette su cui giudicare e valutare, non mi resta che ricorrere ad esperienze, opinioni e ricerche altrui.
Devo prender atto, però, di un fatto molto increscioso ed incivile: tutto ciò che contraddice il pensiero unico dominante, viene tacciato di ignoranza e stupidità. Ma non è sempre così.
Ripeto che non ho dati diretti su cui giudicare
Non voglio citare notizie (incontrollabili), che vengono da paesi stranieri ( in situazioni socio-economiche lontanissime dalle nostre) con presenza di lupi, e raccontano di non rari attacchi specie a bambini e donne che sorvegliano greggi in zone remote.
Per restare nel nostro paese posso citarvi due fonti, presenti in internet, leggendo le quali potrete farvi una vostra idea.
La prima è uno studio con tutti i crismi della ufficialità:
Dati storici sulla presenza e su casi di antropofagia del Lupo nella Padania centrale”
di Luigi Cagnolaro – Mario Comincini – Adriano Martinoli – Aldo Oriani
Questo saggio è stato pubblicato negli Atti del convegno nazionale “Dalla parte del lupo”, Parma 9-10 ottobre 1992, Atti & Studi delWWF Italia, n ° 10, 1-160, F. Cecere (a cura di), 1996, Cogecstre Edizioni
Lavoro svolto nell’ambito del Centro Studi Storico-Naturalistici della Soc. Italiana di Scienze Naturali
La seconda è l’opinione di un appassionato naturalista, Franco Zunino, Segretario Generale dell’Associazione Italiana Wilderness.
“lupo e rischio idi aggressioni all’uomo: verità, bugie e mistificazioni”.
Dal sito: io caccio.it del 23-03-2016.
Vediamo di conoscere il lupo più da vicino: tuti hanno visto immagini del lupo, inutile descriverlo dettagliatamente. Diamo qualche dato meno noto al grande pubblico. Sono molte le sottospecie del “Canis Lupus” sparse per il mondo. Vediamo i lupi presenti da noi.
I nostri lupi possono toccare pesi di 45 kg circa (i lupi Canadesi anche di 70), sono animali snelli e con lungi arti che consentono velocità in corsa (50 – 60 kmh) e notevoli balzi. Grande è la resistenza e possono tenere la corsa per lunghi periodi, percorrendo in una notte notevoli distanze.
Sono animali da branco ed in branco cacciano organizzando, con la loro intelligenza, vere battute di caccia. Arma fondamentale è il morso della loro impressionante dentatura servita da potenti muscoli masticatori e del collo.
Il colore è grigiastro, peraltro molto variabile potendo arrivare anche al nero. La pelliccia invernale è lunga e folta.
Essenzialmente carnivoro caccia gli animali selvatici e domestici Che l’ambiente gli offre e, all’occasione, può cibarsi di carogne.
Da noi, tra i selvatici preda soprattutto il cinghiale, seguito dal capriolo. Sull’altipiano di Asiago i lupi anno azzerato la popolazione di mufloni.
Tuttavia data la disponibilità e la facilità di cattura, sono molte le prede tra i domestici: bovini, pecore e capre ecc. (le predazioni, nella sola lessinia, ammontano ad alcune centinaia all’anno). *
Mostrano una particolare attenzione per i cani che uccidono e mangiano appena possono. (Pare attaccandoli anche se al guinzaglio del padrone).
Da questi dati sommari risulta dunque un animale forte e resistente, dotato di un potente morso e di velocità ed agilità notevoli ed abile cacciatore da branco. Queste sono caratteristiche non proprio indifferenti, per tornare al nostro tema, se un predatore decide di attaccare un umano.
Alla fine, che opinione possiamo farci?
Posso dirvi quella che mi sono fatto io che può essere anche molto differente dalla vostra.
Vanno considerati diversi aspetti della questione:
- I lupi hanno fisico, mezzi ed aggressività tali per cui potrebbero (uso ancora una volta il condizionale) essere pericolosi anche per gli umani.
- Il numero dei lupi, nei nostri territori, aumenta continuamente e questi animali si avvicinano sempre più agli umani, ai loro insediamenti ed alle loro attività.
- Sembra evidente che la pericolosità aumenti con l’aumentare del numero nel branco.
- I nostri lupi “moderni” non hanno nessuna paura dell’uomo, non essendo mai stati perseguitati.
Secondo me ce n’è abbastanza da richiedere un’attenzione maggiore di quanta riservata al problema fino ad ora.
Una ragione in più per attuare un controllo serio su questa specie.
È sempre meglio prevenire che curare.
Michelangelo Federici di Gorzone
*Chi volesse saperne di più può vedere “Canis Lupus” su Wikipedia