MAIL INVIATA IN REGIONE

LETTERA INVIATA ALL’ASSESSORE REGIONALE, AGLI UFFICI CACCIA E AD ALCUNI CONSIGLIERI REGIONALI.

Egregio Assessore, egregi Signori,

debbiamo segnalare ALCUNE ANOMALIE NELLA ORGANIZZAZIONE DELLA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI IN PROVINCIA DI VERONA.

Alcuni anni fa venivano tenuti, solo in provincia di Verona, alcuni brevi corsi (pare a pagamento) per cacciatori di ungulati, corsi di 18 ore senza alcuna prova od esame finale. I frequentatori di tali corsi vennero definiti “Cacciatori di ungulati” ed abilitati a questa delicata caccia.

(Mentre si svolgevano questi corsi, le richieste della nostra Associazione, allo scopo di tenere corsi regolari a norme ISPRA, venivano regolarmente tenute in non cale).

Ora, con l’approvazione del nuovo “Piano faunistico”, appare chiaro che POSSANO CACCIARE GLI UNGULATI IN SELEZIONE SOLO COLORO CHE ABBIANO FREQUENTATO UN CORSO A NORME ISPRA (il nostro recente è durato 107 ore!) CONCLUSO DA UN ESAME SCRITTO ED ORALE TENUTO DA UNA COMMISSIONE REGIONALE.

Tuttavia, in provincia di Verona, ancora oggi sono stati abilitati alla caccia degli ungulati coloro che avevano frequentato quei corsi di pochissime ore senza esame.

Questo rappresenta una inaccettabile anomalia e per le regole della selezione e nei confronti di coloro che, con impegno e sacrificio, hanno frequentato corsi ISPRA e sostenuto un impegnativo esame finale.

Occorre porre immediato rimedio a questa anomalia e poco importa se i cacciatori non abilitati debbono avere un accompagnatore “esperto” in quanto tale “accompagnamento” è una ulteriore anomalia esistente solo in provincia di Verona.

RIGUARDO ALLE DUE COMMISSIONI ESAMINATRICI NOMINATE DALLA REGIONE per i corsi dedicati ai selecacciatori, ci pare doveroso chiedere alcuni chiarimenti.

Il buonsenso (e pare anche la normativa) prevedono che i docenti dei corsi per caccia di selezione siano LAUREATI o AUTORIZZATI ISPRA, qualifiche che tutti i nostri docenti possiedono.

Ora, poiché parrebbe molto strano che i Commissari d’esame fossero meno qualificati dei Docenti dei corsi, chiediamo che ci siano comunicati con urgenza i TITOLI ACCADEMICI E DI ALTRA NATURA IN POSSESSO DEI COMMISSARI NOMINATI DALLA REGIONE, titoli che per una pubblica commissione d’ esame devono essere resi pubblici.

Alta anomalia: a due o tre mesi dal superamento dell’esame, i candidati promossi ANCORA NON HANNO RICEVUTO UN DOCUMENTO PERSONALE che attesti la loro frequenza ad un corso ISPRA ed il superamento del relativo esame. Ciò li pone in difficoltà con l’ottenimento delle equipollenze.

Noi abbiamo consegnato ad ogni nostro allievo (ed erano numerosi) un certificato di frequenza con le caratteristiche del corso su di un cartoncino tipo tesserino. Questo lavoro, con l’aiuto di un semplice computer e di una stampante, ha richiesto un davvero piccolo dispendio di tempo.

Considerate le anomalie esposte e molte altre difficoltà incontrate nel rapporto con la pubblica amministrazione, noi come ACCADEMIA VENETA (che pure era stata apprezzata anche da Lei Signor Assessore), abbiamo deciso di sospendere ogni attività didattica fino al chiarimento della situazione. E siamo amareggiati perché stavamo offrendo alla Regione un servizio di prim’ordine ed a costo zero per l’Ente.

Ci auguriamo solo che chi di dovere controlli, se altre organizzazioni terranno corsi per selecacciatori, che tali corsi siano tenuti a norme ISPRA e da docenti qualificati.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo distinti saluti.

Dott. Prof. Michelangelo Federici di Gorzone 

Presidente APEAV   (anche a nome del Comitato direttivo APEAV)

Responsabile ACCADEMIA VENETA di gestione faunistica

Portavoce COORDINAMENTO VENETO per la gestione faunistico-ambientale

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