CORSI DA 18 ORE SENZA ESAMI ED OBBLIGO DI ACCOMPAGNATORE, ALTRE ASSURDITÀ VERONESI.
Spiace dover esprimere molte obiezioni, ma la nostra provincia per quanto riguarda la caccia ha, secondo me, il record delle cose discutibili.
Tra le tante spiccano due norme “esclusive” della nostra provincia: la facoltà di cacciare ungulati concessa a chi ha frequentato, negli scorsi anni, certi “corsetti” di 18 ore senza alcun esame, promossi dalla nostra Provincia e l’assurda norma che prevede l’obbligo di un accompagnatore nella caccia di selezione.
Ora noi sappiamo bene che devono (o forse dovrebbero?) essere ammessi alla caccia di selezione solamente coloro che abbiano frequentato un corso a norme ISPRA, diplomati dopo un serio percorso teorico ed alcune prove pratiche. Nessuno, senza un tale titolo, dovrebbe praticare la caccia di selezione.
Chi ha frequentato questi ultimi corsi ha pagato una quota, ha frequentato con fatica e sacrificio, ha studiato con attenzione e dedizione ed infine ha superato un esame, scritto ed orale, certamente non facile. Inoltre questa gente ha fatto una prova di tiro ufficiale sotto controllo UITS, è stata istruita correttamente sul trattamento della spoglia e ha fatto uscite sul territorio per vedere e valutare gli ungulati. Un grosso e non semplice impegno.(Accademia Veneta ed APEAV, ad esempio, hanno recentemente tenuto un corso di ben 107 ore, con docenti specialisti laureati o validati ISPRA e comunque con curricula pubblicati).
A fronte di quanto sopra si può ammettere che gente che ha frequentato corsetti di pochissime ore e senza una verifica finale (durante i quali si sarebbe potuto anche dormire) possa uscire in selezione sul territorio della nostra Provincia?
Mi si risponde: “ma tutti escono, in selezione, con un accompagnatore “esperto” responsabile delle operazioni”.
E qui troviamo la seconda assurdità, tipica solo della nostra provincia.
Perché, chi ha un titolo valido, deve uscire sempre con un accompagnatore?, è questione di sfiducia o comunque di sospetto sulla correttezza o è questione di sfiducia nella preparazione dei cacciatori? ( ricordiamo i corsi di 18 ore). Perché questa regola assurda esiste solo nella nostra Provincia ?
Un cacciatore preparato ed in possesso del richiesto titolo, in pratica un vero selecacciatore, non ha nessun bisogno di una guardia del corpo, sa benissimo operare da solo perché ne ha ottenuto le competenze.
In tutto il resto d’Italia e, direi, d’Europa funzione così. Vi possono essere delle eccezioni, in alcuni ambienti, per specie di difficile valutazione quale è il camoscio, ma questo è ovvio.
A noi, che una certa esperienza l’abbiamo, qualsiasi normativa che paia assurda e farraginosa ci sembra frutto di improvvisazione.
Nessuno che non sia diplomato come selecacciatore (o selecontrollore) deve poter praticare la caccia di selezione e, se diplomato alla fine di validi corsi, deve poter cacciare da solo se lo desidera.
Allora viene spontanea una domanda: perché sono stati tenuti quei corsi di 18 ore senza esame, se era evidente a chiunque che non sarebbero stati ne qualificanti ne abilitanti ?
Si potrebbe pensare che fosse una illuminata decisione per dare un po’ di cultura ai nostri cacciatori; bene, ma allora se si sa che questi corsi daranno si un po’ di cultura, ma non abiliteranno a nulla, perché farli, come pare da quanto ci riferiscono, a pagamento ? Avrebbe potuto essere una bella e meritoria iniziativa culturale e gratuita della nostra Provincia.
Si potrebbe anche pensare che non esistessero altri corsi più qualificanti, ma sembra argomento discutibile.
Noi di corsi ne abbiamo tenuti tanti, a cominciare dal 2002 e ricordo con disappunto che spesso, quando chiedevamo il permesso di farli, ci veniva risposto di no, tanto è vero che sempre abbiam dovuto insistere o rivolgerci alla regione per poter organizzare un corso. E si noti che i corsi che noi teniamo, a norme ISPRA ecc. ecc., per provincia o regione sono a costo zero.
Ci fermiamo qui, altrimenti potrebbe sembrare sterile polemica, ma due richieste vano fatte con forza in tutte le sedi competenti:
- Sia concesso di cacciare in selezione solo a coloro che hanno frequentato un corso completo e serio.
- Scompaia (con le dovute eccezioni) la figura dell’accompagnatore obbligatorio.
Michelangelo Federici di Gorzone